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Vintage blackboard


Mi sono regalata una vecchia lavagna. Stava quasi per sfuggirmi, semi-nascosta tra molti altri oggetti in una bancarella che mescolava creazioni di artigianato a pezzi di modernariato recuperati qui e là. Era appoggiata a terra, quando ha catturato la mia attenzione. Ho chiesto quale fosse la sua storia. Sembra provenga da una vecchia scuola di Bassano. E' piccola, molto più piccola delle classiche lavagne che popolavano i muri delle aule prima che venissero soppiantate da lavagne tecnologiche, interattive e tutte uguali. E anche per il suo formato insolito mi ha conquistato. Finalmente una vera vintage blackboard!
Ha una cornice di legno caldo vissuto, l'ardesia un po' consunta, le righe su un lato e i quadretti sull'altro: porta i segni di molte mani che hanno calcato i gessi sulla sua superficie consumata, dei piccoli alunni che l'hanno guardata con curiosità e timore, delle maestre che con piglio severo e materno l'hanno usata come aiutante silenzioso. O almeno, mi piace pensarla così.


Source: me on Instagram

Come si può intuire dal titolo che ho dato al mio blog, le vecchie lavagne vintage sono una mia fissazione. Potrei metterle al primo posto, seguite solo da mappe geografiche, mappamondi e stampe antiche. E, guarda caso, chi c'è a fare compagnia alla mia lavagna? ;)

Ognuno ha le sue manie: la mia si chiama vintage blackboard ;) 

Lazzari al Villaggio Eni, tra le Dolomiti

Fermi tutti! Stavo guardando il video della campagna autunno/inverno 2014/2015 di Lazzari, e ho appena avuto una folgorazione. Ma quello è il Villaggio Eni! A volte succede che i pianeti vadano in collisione, che due realtà affini ma fino a quel momento molto distanti si incontrino... E così nasce qualcosa di straordinario e allo stesso tempo naturale, come se tutto stesse seguendo il normale corso delle cose, anche se nessuno ci aveva mai pensato fino a quell'istante.



Ormai sembro una fanatica che non si lascia sfuggire una recensione delle campagne del brand veronese, ma questa volta sono ancora più giustificata del solito ;)




Primo: il Villaggio Eni si trova a Borca di Cadore, e non capita spesso di imbattersi in uno shooting di moda tra le Dolomiti di casa. 
Secondo: il Villaggio Eni ha una storia particolare, che mi ha sempre attirato molto. E' sorto negli anni '50 in un verde bosco ai piedi dell'Antelao, proprio ai piedi delle montagne, a pochi minuti da Cortina. Voluto da Enrico Mattei, fu realizzato dall'architetto Gellner con la collaborazione di Scarpa, secondo canoni estremamente moderni e all'avanguardia per l'epoca. Una sorta di curatissimo campeggio tra le Dolomiti, dove dipendenti e dirigenti Eni trascorrevano i giorni di villeggiatura insieme, come una grande famiglia allargata nell'Italia benpensante e ottimista del boom economico. Rappresentava la concretizzazione di un sogno imprenditoriale e insieme di un'utopia sociale e culturale, che poi si è sgretolata con l'avvicendarsi degli anni e delle persone.
Terzo: il Villaggio Eni sembra davvero un set perfetto per il mood invernale di Lazzari, con quell'atmosfera che si trova solo nei film di Wes Anderson... così impeccabilmente vintage, intrisa di ingenuità e studiata immediatezza, dal gusto retrò senza alcuno sforzo, un filino inquietante ma anche rassicurante allo stesso tempo.






Adoro, adoro tantissimo queste foto e il video che è stato realizzato per l'occasione.


I will survive

Non so voi, ma io sto per farmi prendere dall'ansia. Volevo scrivere questo post il 1° settembre (che è un po' capodanno), poi avevo procrastinato al 15 settembre (che è il giorno in cui ritorna a suonare la campanella), poi è già diventato il 16 (che è il giorno in cui ho realizzato che mancano meno di 100 giorni a Natale! 99 per la precisione: non vi sembra inquietante? Cliccare per credere.)
Meglio che mi dia una mossa, prima che il capodanno sia quello vero, e l'ansia almeno il triplo di quella di oggi. 

E così riprendo in mano questo blog, in cui almeno un post su due è un post in cui dico di riprendere in mano questo blog. Rendiamoci conto, l'ultimo sproloquio era sui vestitini primaverili, e non più in là di pagina 3 ci sono Miranda Kerr e Orlando Bloom felici insieme come non li si vedeva dal 2012 (...)

Nel frattempo per farmi coraggio mi circondo di piante e piantine in ogni stanza. Ce la possiamo fare a superare questo autunno perenne, insieme!

Lazzari Primavera Estate 2014



Mi aveva incuriosito fin dal momento della sua preparazione, ed eccolo online: partiamo dal video di presentazione.
60 secondi di puro zucchero: vecchi 33 giri e giradischi vintage, nuvolette e raggi di sole, cappuccetto giallo, gelato sullo stecco e cocktail con l'oliva, sagome di cartone, paletta e secchiello, uno squaletto tra le onde e due sul colletto del vestito... e tanti tanti tanti gatti!


Ci risiamo! Puntuale come il sole di marzo, Lazzari torna anche quest'anno a solleticare la nostra voglia di primavera con la nuova collezione: come sempre, un'adorabile mix di modelli retrò, aria bon-ton, colori tenui, fantasie decise e dettagli che non ti aspetti.



Credits: 

Spendo molto volentieri due parole sul video con Ellie Burton, realizzato da Maria Host & Marco Adamo Graziosi, hair & make up di Rory Rice, creazioni di cartone di Silvia Santolin (vi ho messo i link dei rispettivi profili instagram, così potete seguirli nei loro nuovi lavori).



Le novità Ikea 2014

Ho resistito quasi senza battere ciglio a Bråkig, la collezione limitata sfoggiata da Ikea a febbraio, ma quando si tratta di scoprire le anteprime sui nuovi articoli in uscita in primavera non so trattenere la curiosità! Così, gironzolando qua e là, sono riuscita a mettere insieme un mini-catalogo delle novità Ikea PS 2014 "On the move": alcune le ho già trovate in negozio a Padova (e non ancora sul web!), altre le ho scoperte online ma chissà quando arriveranno negli store... da qualche parte ho letto che saranno presentate ufficialmente a Stoccolma il 13 marzo e saranno in vendita dal 1° aprile: vedremo se le notizie sono confermate!
Intanto, eccole qui: cominciamo da questa casetta/serra che trovo adorabile. Come per SOCKER, la serra in acciaio bianco dai lati trasparenti, già mi immagino i possibili usi alternativi... magari ve ne parlerò prossimamente!


C'è poi questa scaffalatura di legno che richiama l'idea di una scala appoggiata alla parete... in versione chiara o scura.



Chissà come si chiamerà questa lampada sferica a sospensione, che sembra un pallone ma poi si schiude...




Questa già l'adoro: una panchina di legno dal look un po' vintage, che sembra uscita da un college o da una vecchia palestra del liceo.


Trovo interessanti queste mensole dal nome impronunciabile (BOTKYRKA), che consentono di appoggiare gli oggetti su due livelli, dando la possibilità con un solo supporto di creare composizioni su più livelli. Ci sono anche in altri colori, ma si sa che da queste parti si ha un debole per il bianco...


Tra le novità che ho già incontrato in negozio, c'è un ferma-tovaglioli che mi sono portata a casa e userò come ferma carte: è giallo, a forma di nuvoletta, in metallo. Potevo forse lasciarlo lì?

Credits:

Torta al limone e semi di papavero


Avete presente quelle torte elaborate, che richiedono più e più passaggi e tempi di preparazione eterni, con ingredienti introvabili e dai nomi impronunciabili? Ecco, tranquilli: qui non le troverete mai. Se invece avete un quarto d'ora di tempo e voglia di un dolce, vi propongo una torta al limone e semi di papavero: un abbinamento che non avevo mai provato, ma che trovo sempre più spesso curiosando tra i siti di cucina e i libri di ricette. In attesa di procurarmi uno stampo per fare le madeleine (come prevedeva il libro), ho inventato questo plumcake: come sempre, la ricetta è facile e veloce!


Torta al limone e semi di papavero
Ingredienti:

150 gr di farina
40 gr di fecola di patate
50 gr di latte
100 gr di olio di semi
150 gr di zucchero di canna
2 uova
una bustina di lievito
2 cucchiai di semi di papavero
1 limone biologico non trattato (serviranno sia la scorza sia il succo)

Grattugiare la scorza di limone. Mescolare le uova con lo zucchero (io preferisco quello di canna), aggiungere la scorza di limone, la farina setacciata con lievito e fecola e incorporare gradualmente anche i liquidi (latte e olio). Infine, aggiungere i due cucchiai di semi di papavero. Infornare 35 minuti nel forno caldo a 180°. 

Mentre la torta si raffredda, preparare la glassa con il succo di limone e quattro cucchiai di zucchero a velo.


Hello march!


Con un nuovo inizio, ritorna anche la voglia di scrivere su queste pagine bianche.

Biscotti facilissimi: cookies home made

Timbri di legno e biscotti, ovvero: due delle mie passioni perfettamente riunite in un solo attrezzo da cucina. Non è magnifico? Vi presento i cookies più facili e veloci del mondo: vi basterà impastare gli ingredienti a mano, dividere la pasta ottenuta in tante sfere grandi quanto una pallina da ping-pong, schiacciarle con il timbrone di legno e infilare la teglia in forno caldo a 190° per circa 12 minuti.

Gli ingredienti: 250 g di burro, 140 g di zucchero, mezzo cucchiaino di sale, mezzo cucchiaino di lievito vanigliato, 300 g di farina, 1 tuorlo, 2 cucchiaini di estratto di vaniglia.





Et voilà! Questi cookies home made burrosi sono davvero divertenti. Un consiglio: mettendo la pasta in frigo per circa un'ora, sarà più facile ottenere palline e stampi perfetti. 
La cosa più complicata potrebbe essere procurarvi il timbro per i biscotti: il mio viene da qui e devo dire che è stato un regalo di Natale davvero gradito!