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Cose belle: che ne dici di regalare un albero a Natale?






Regalare un albero a Natale. Un albero che verrà piantato in Africa, da contadini del posto. Un albero che, piano piano, contribuirà a migliorare l'ambiente e la qualità della vita delle persone che se ne prenderanno cura. Insomma, un albero speciale.

Non è un'idea bellissima? Me ne hanno parlato i ragazzi di Treedom, la piattaforma online che permette di acquistare a distanza questi alberelli, per sé o per qualcuno di speciale.

Un sito molto carino e ben fatto, che in pochi click fa mettere in moto un circolo virtuoso che unisce solidarietà e natura. Un modo davvero piacevole e immediato per creare un legame saldo e duraturo tra persone lontanissime e tra mondi e paesaggi diversissimi, uniti da una nuova vita.

Avete presente quel detto che più o meno fa così? "Il minimo battito d'ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo..." Ecco, idee come quella di Treedom mi fanno pensare alla stessa cosa. 

Ma qui la farfalla siamo noi, che con un gesto green in un secondo scegliamo di mettere in un carrello virtuale un albero verissimo - o due, o tre, o più! - e in un attimo attiviamo una reazione a catena di cose belle.

Belle come il sorriso del contadino che si occuperà di piantare il nuovo arbusto nella sua terra. O come la sorpresa sul viso della persona che scoprirà di aver ricevuto questo dono speciale. Belle come la soddisfazione di aver optato per un regalo non banale, che aiuta a fare del bene.

Ma come funziona? È molto semplice: si può accedere alla piattaforma natalizia di Treedom (super carina!) o al sito principale. In entrambi i casi, basta scegliere l'albero preferito e personalizzarlo con un messaggio d'auguri per chi riceverà il nostro regalo: le opzioni sono tante, sul sito è tutto molto facile! Da lì in poi, il destinatario dell'alberello diventerà partecipe del progetto, e potrà seguire gli aggiornamenti sulla piantina... online!

We make it real è la campagna natalizia di quest'anno. In occasione delle feste imminenti, sono state aggiunte quattro nuove tipologie di alberi da piantare in Kenya: Avocado, Guava, Mango e Markhamia. 
Tutte varietà locali, che aiuteranno la popolazione del posto: i primi tre sono alberi da frutto, l'ultimo è un albero tradizionalmente usato in Africa per fare ombra ai terreni coltivati.  

Una postilla su Treedom: io ne avevo già sentito parlare, ma non so voi. Da anni si impegna ad attivare progetti di tutela ambientale, promuovendo campagne per favorire la piantumazione di nuovi alberi in molte aree del mondo. Dal 2010 ad oggi sono cresciuti più di 280.000 alberi in Africa, America Latina e Italia. Mica male!

Perché mi piace quest'idea? Perché ogni albero è un messaggio di speranza, per la terra e per le persone che la abitano. Un'idea regalo originale e di sicuro gradita... e in questi giorni frenetici prima del Natale chi non ne ha bisogno? ;)







Autunno alla Festa dei Marroni di Combai IGP


Tra i momenti che ricorderò di questo autunno, c'è la Festa dei Marroni IGP di Combai. 

Iniziamo dai fondamentali: Combai è un piccolo paesino adagiato nella pedemontana trevigiana, tra le colline del prosecco e del verdiso. Avete mai sentito parlare di vendemmia eroica? Un'impresa che qui si ripete ogni autunno, tra i filari inerpicati sulle pendenze più ardite.

I marroni di Combai sono una delizia di stagione: hanno ottenuto il riconoscimento IGP - indicazione geografica protetta - e rappresentano la specialità tipica di questo territorio.

Da oltre 70 anni - la prima edizione si è tenuta nel 1945 - si celebra la Festa del Marrone di Combai: una festa lunga un mese, che generalmente dura tutto ottobre.


È questo il momento del raccolto nei castagneti, coltivati sui colli che circondano il paese. Ed è questo il momento migliore per scoprire un piccolo borgo ricco di storia, dove le tradizioni sono ben radicate e diventano tutt'uno con il presente.


Durante la Festa del marrone, vengono organizzate passeggiate guidate nel bosco, lungo i sentieri del Bosco Incantato. Non ha un nome adorabile?


Il  percorso si inserisce tra rigogliosi castagneti e vigneti assolati. A terra, a ottobre/novembre, un tappeto di ricci ricopre il sentiero. Passeggiando nel Bosco Incantato si incontrano molte sculture in legno: sono i personaggi che popolano le storie del folklore locale.

Il semplice itinerario, adatto davvero a tutti, conduce ad antiche borgate e si snoda tra rustici di campagna e pendii di filari.



Durante la facile escursione, una giovane guida di EsplorAmbiente ci ha accompagnato alla scoperta della zona. Grazie ai suoi racconti, semplici e schietti, si capiva tutto il valore di un frutto di stagione attorno a cui ruota la vita di un intero paesino.

Il marrone di Combai è infatti l'espressione di un piccolo territorio che si impegna nel tramandare questa lunga tradizione.

Data la piccola (e laboriosa) produzione, il Marrone di Combai si trova solo qui: la festa annuale è il momento giusto per assaggiare questa delizia locale e acquistarla direttamente dai produttori.



Che differenza c'è tra marroni e castagne?

Me lo sono chiesta subito, abituata com'ero a chiamarle semplicemente "castagne". La distinzione, oltre all'origine botanica derivata da un innesto, sta soprattutto nella dimensione e nella qualità del frutto.

La castagna è più piccola, rotonda, con la buccia spessa e difficile da pelare una volta cotta.

Il marrone, invece, è più grande della castagna. Allo sguardo si riconosce per la forma allargata e le striature scure sulla buccia. La buccia è sottile e la pellicola interna risulta più facile da sbucciare. I marroni sono dolci, dalla polpa morbida e compatta.

A Combai abbiamo imparato a riconoscere i marroni dalle castagne anche solo guardando il riccio, il pungente scrigno che li custodisce mentre maturano sulla pianta.

Quando i marroni o le castagne si staccano dal riccio, lasciano una sorta di impronta all'interno del riccio. Se ci sono solo 3 segni, quel riccio conteneva tre marroni. Se i segni sono di più, significa che lì c'erano castagne.

Sapori d'autunno a Combai

Il sapore dolce dei marroni e delle castagne, la dita nere di fuliggine, il sole che a tratti scalda ancora come se fosse un pomeriggio d'estate e le foglie delle viti e dei castagni che pian piano ingialliscono...

Ho passato una domenica d'autunno così, immersa nei colori di stagione di un borgo vicino a casa ma ancora inesplorato.



Immaginatevi la Festa dei Marroni anche come un'autentica sagra di paese. Ma qui tutte le specialità preparate in cucina sono a base di marroni: primi, secondi, dolci... Questo frutto di stagione infatti è il protagonista anche a tavola. E il pasticcio di marroni era delizioso!

A Combai le caldarroste vengono cotte con delle scenografiche "rostidore" giganti, che vengono fatte ruotare sopra il calore del fuoco.


Tra vicoli e cortili...

Camminando tra le stradine di Combai si scorgono cortili curati, si osservano con curiosità antiche case ristrutturate con cura e rispetto per il passato e si ammirano scorci che si aprono sulle colline coltivate a vite, votate alla produzione del Verdiso IGT di Combai e del Prosecco Superiore DOCG.

Io poi adoro i dettagli e qui c'è da perdersi tra davanzali addobbati, finestre e vecchi portoni!



Artigianato e antichi mestieri

Intanto, durante la Festa dei Marroni, le vie di Combai si popolano di bancarelle e artigiani all'opera, che rievocano gli antichi mestieri di un tempo.

Non so bene perché ma mi ha sempre affascinato l'abilità di chi riesce a creare degli oggetti di valore con le proprie mani, a partire da materiali semplicissimi...


Prossimi appuntamenti

La Festa del Marrone IGP di Combai fa assaporare tutta l'essenza dell'autunno. Segnatevela in agenda per il prossimo anno!

Io ho preso nota anche di un altro appuntamento: in autunno i castagneti sono una meraviglia, ma ve li immaginate in primavera? A Combai c'è anche il Percorso dei Castagni in fiore.

Valeggio veste il Vintage 2016



Valeggio Veste il Vintage ritorna domenica 2 ottobre 2016, tutto il giorno, nel centro storico di Valeggio sul Mincio (Verona).

Valeggio & Vintage: ormai questi due nomi vanno di pari passo! Valeggio Veste il Vintage è il mercatino vintage più atteso della provincia di Verona... e non solo. Ormai da tempo è un evento imperdibile per gli appassionati dello stile retro, della moda vintage e del design d'epoca.

Devo essere sincera: manco da alcuni anni all'appuntamento, ma ogni volta mi riprometto di tornarci!

Sarà perché Valeggio sul Mincio è una chicca, una graziosa località sospesa tra Verona e Mantova, con il meraviglioso Giardino Sigurtà appena al limitare del centro storico. E vogliamo parlare di Borghetto sul Mincio? Raramente ho visto borghi così romantici in zona!

Valeggio veste il Vintage si ripete ogni anno, anzi due volte all'anno, a maggio e a ottobre. Tra le vie del centro, troviamo 50 selezionati espositori di moda vintage, modernariato, accessori e bijoux.

Un tuffo nel passato, in un mondo un po' polveroso e datato ma allo stesso tempo scintillante e ricco di fascino. Perché si sa, certe cose hanno una bellezza senza tempo.

E voi? Ci siete mai state?