C'è chi si sposa con uno stuolo di 700 siliconatissimi invitati, chiede a tutti di presentarsi con qualcosa d'oro, arriva protetta da ombrelli e bodyguard e accompagnata da improbabili testimoni, tra sorrisi tirati e pose forzate. Non facciamo nomi, se ne è parlato fin troppo.
E chi, lo stesso giorno, si rifugia in un piccolo paesino della Provenza, chiama attorno a sé le persone più care, recupera dall'armadio quell'abitino col corpetto stretto e la gonna di tulle color cipria che le piace tanto, indossa le ballerine ai piedi e una coroncina di fiori in testa e festeggia la sua storia d'amore insieme a undici strettissimi amici.
Indovinate chi ha tutta la mia più convinta approvazione?